Lezioni di MATERIA MEDICA – Apis Mellifica

by b.andreoli / lunedì, 26 novembre 2018 / Published in Lezioni di Omeopatia, visitatori

ATTENZIONE: le informazioni fornite nel testo non si sostituiscono al parere di un Medico competente in materia di Omeopatia, non vogliono essere suggerimenti per una terapia “fai da te” ma utili spunti di riflessione rivolti a chi desideri approfondire l’argomento o avvicinarsi alla comprensione della Medicina Omeopatica.

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Il rimedio omeopatico Apis si ottiene, in maniera del tutto sovrapponibile, dalla tintura dell’ape intera triturata o dal veleno macerato e diluito in soluzione alcolica (“Apis vivus”). 

Il soggetto Apis  condivide con l’insetto la tematica  dell’impegno costante e dell’operosità fino alla follia frenetica in casi di scompenso, con eccitabilità e irritabilità, iperattività motoria, avversione alla contraddizione e attitudine al controllo e al comando.

Il paziente possiede intense emozioni che non vengono facilmente espresse e ciò può sfociare talvolta in una sensualità licenziosa e dissoluta, con esaltazione della libido; oppure può trattarsi di un soggetto passionale ma frustrato. Negli stati di scompenso estremo (in antitesi con l’essere perfettamente orientati proprio dell’ape) emerge una goffaggine sia emotiva che fisica, con dissociazione affettiva e tratti di tipo maniacale e presentimento di morte.

Il paziente che ha bisogno di Apis peggiora col calore (della stanza, del fuoco e delle bevande molto calde o del cibo caldo e del letto o bagno caldi): questo  rispecchia l’impegno profuso dall’insetto in natura per ventilare e mantenere le fresche temperature nell’alveare durate tutto l’anno, per consentire al nido temperature costanti fondamentali per l’attività operaia e soprattutto per lo sviluppo delle Api Regine.
Anche il contatto, il tatto e la  pressione sono fattori aggravanti, analogamente alla ripugnanza mostrata dall’ape verso i  campi elettromagnetici e alla sensibilità alle cariche elettriche, che  potrebbero esserle addirittura fatali.

Il paziente si aggrava anche col sonno e l’inattività oppure con  lo stare coricato, atteggiamento che infatti si pone in antitesi con l’operosità propria dell’insetto. Altre modalità di peggioramento riguardano  la soppressione delle eruzioni o l’orario del tardo pomeriggio a partire dalle 16, oppure l’assunzione di cibi piccanti o acidi, che pur desidera.
All’opposto, miglioramenti si hanno con  l’aria fresca  o con un bagno fresco o con le applicazioni fredde o assumendo bevande fredde o scoprendosi, col movimento o cambiando posizione o stando seduto eretto, con poca espettorazione.

Altra caratteristica importante è la tendenza alla forte gelosia, che rappresenta anche un evento scatenante per la manifestazione di determinati sintomi, come lo sono il dolore emotivo (“greaf”)  o alcuni spaventi (tipica è la paura degli uccelli), l’eccesso sessuale o la frustrazione, con l’irritabilità che ne deriva.

E’ indicato per affezioni acute e subacute e affezioni con brusca insorgenza e violenta evoluzione con infiammazione, edemi localizzati e generalizzati, dolori intensi che sono di tipo puntorio e bruciante come fitte e “aghi”, migliorati dalle applicazioni fredde, accompagnati da intolleranza al caldo con  bisogno di aria e di scoprirsi, irritabilità, eccitabilità e a volte alterazioni dello stato di coscienza. Si noti che quest’ultimo quadro è affine agli stati allergici e agli esiti delle punture di insetto, per cui infatti questo rimedio trova ampia applicazione.
Il rimedio e’ utile anche  in stati febbrili con sete intensa durate i brividi e assenza di sete durante la fase di calore.

I sintomi fisici in Apis riguardano la cute con comparsa di eritema, edema, manifestazioni orticariodi o erisipelatose, dolori acuti e puntori, bruciori e prurito; sono colpite le mucose prevalentemente dell’apparato genito –urinario (con particolare coinvolgimento infiammatorio dell’ovaio e disturbi della minzione come oliguria e cistite), del sistema digerente con diarrea e pirosi gastrica e fenomeni ostruttivi, dell’apparato respiratorio con flogosi ed edemi della faringe e infiammazione con versamento a rapida insorgenza a carico delle sierose.
Possono essere interessati in casi estremamente gravi anche il  sistema nervoso, con reazione meningea, tremori, convulsioni, paralisi, disturbi della sensibilità e alterazioni dello stato di coscienza e quello cardiocircolatorio con caduta della pressione arteriosa fino al collasso. La lateralità è prevalentemente destra.

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Testo: dott.ssa Elisa di Curzio, Medico Chirurgo, Omeopata

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