Altri riconoscimenti per l'Omeopatia d'oltremare

“È la prima struttura del suo genere ad essere istituita nell'India settentrionale per lo sviluppo del sistema di Medicina omeopatica.
Si tratta del più grande ospedale di Medicina omeopatica in India.”

È dello scorso dicembre questo ostile articolo di The Guardian secondo cui Re Carlo III d’Inghilterra avrebbe deciso di nominare un Omeopata come capo dello staff medico che lo deve curare.

Questa scelta, che per noi è scontata visto che la famiglia reale si è sempre curata con l’Omeopatia, è stata aspramente criticata: i detrattori affermano che la decisione del monarca di affidare al Dr. Michael Dixon la responsabilità clinica della famiglia reale è “inappropriata” essendo un Medico pro-Omeopatia. I suoi doveri includono avere la responsabilità generale della salute del Re e della più ampia famiglia reale e persino rappresentarli nei colloqui con il governo.

Non sono mancate neppure le critiche di Edzard Ernst, Professore emerito all'Università di Exeter, ma siccome non hanno niente di nuovo rispetto ai suoi abituali commenti, non li riportiamo. Anche Michael Marshall, direttore della Good Thinking Society che promuove lo scetticismo scientifico, ha dichiarato: “Non è appropriato. Penso che il ruolo della monarchia, se ne ha uno nella società attuale, non deve essere quella di sostenere i propri progetti personali e le proprie convinzioni personali o usare il potere e l'influenza che hanno per ulteriori cause che sono direttamente in contrasto con le prove che abbiamo.”.

Buckingham Palace ha difeso Dixon dicendo che “la sua posizione è che le terapie complementari possono stare accanto ai trattamenti convenzionali, a condizione che siano sicure, appropriate e basate sull'evidenza.”. […] “Il Dr. Dixon è un Medico di Medicina Generale; un membro del Royal College of GPs; un membro del Royal College of Physicians; ex presidente di NHS Alliance; ex copresidente della National Social Prescribing Network; ex campione clinico nazionale NHS Inghilterra per la prescrizione sociale e Presidente del College of Medicine. Ha anche un OBE per i servizi alle cure primarie.”. Non si capisce perché sembra che tutti questi meriti vengano istantaneamente dimenticati e offuscati dal fatto di occuparsi di Omeopatia.

Un altro scacco matto arriva dall’India, un altro Paese che adottando l’Omeopatia come Medicina di Stato, è sempre altrettanto criticato e messo in ridicolo dai nostri giornali nazionali. È la notizia secondo cui il primo ministro indiano Shri Narendra Modi Ji. ha inaugurato nel dicembre 2022 l’Istituto Nazionale di Omeopatia (NIH) a New Delhi. Si tratta del più grande ospedale di Medicina omeopatica voluto dall’Unione di Ministri del Governo di AYUSH (l'acronimo richiama alle medicine tradizionali locali: Ayurveda, Yoga e naturopatia, Unani, Siddha e Omeopatia), costruito su un’area di 4 ettari di estensione nel distretto di Narela e con ambizioni di trattamenti di primo livello per la popolazione, ma anche di ricerca in Omeopatia e cooperazioni internazionali. Raccoglie strutture per i giovani che vogliono conseguire una Laurea e corsi PhD in varie branche dell’Omeopatia, con sette Dipartimenti dotati di aule, auditori e aule magne con capacità fino a 500 persone, ma anche quartieri con alloggi per docenti e studenti, mense, ostelli. Con un ospedale di 100 posti letto, i pazienti riceveranno tutti i tipi di assistenza e disporranno di strutture di check-up, che comprendono la Medicina Generale, la Psichiatria, l’Ostetricia e Ginecologia, la Pediatria, l’Odontoiatria e l’Otologia; reparti travaglio, Unità di Terapia Intensiva e molti altri dipartimenti. È la prima struttura del suo genere ad essere istituita nell'India settentrionale per lo sviluppo del sistema di Medicina omeopatica e per fornire strutture sanitarie. Lavorerà nei servizi sanitari convenzionali e integrativi di Ayush con i medicinali moderni e incoraggiando i settori Ricerca e Sviluppo e l'innovazione, e valorizzando tutti i National Institute di prestigio.

Pubblichiamo queste notizie anche per alimentare il senso di universalità del fenomeno Omeopatia. Ci rincuora sempre sentire di questi riconoscimenti e legittimazioni della nostra Medicina omeopatica nel posto che si merita. L’elemento comune è il consolidamento, conoscere queste realtà internazionali di Paesi in cui l’Omeopatia è inserita in reparti di Pronto Soccorso o in ospedali completamente dedicati. Non ultima, la formazione del personale sanitario in corsi e facoltà altamente professionalizzanti.

Anche allo scorso 2° Congresso mondiale di salute e medicina integrata a Roma se ne è discusso con la Responsabile della Comunicazione della Commissione di Bruxelles sulle MT&C nel mondo, la Dott.ssa Elisa Baldini, Segretaria IVAA (International Federation of Antroposophic Medical Association). Si può leggere un report di quella occasione di Congresso nella nostra NL n.8/2023.

Dr.ssa Renata Calieri e Dr. Sergio Segantini

National Institute of Homeopathy - Delhi

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