Samuel Hahnemann: il padre dell’Omeopatia

by admin / lunedì, 05 febbraio 2018 / Published in Lezioni di Omeopatia, visitatori

Samuel Hahnemann è considerato a livello mondiale il “padre dell’Omeopatia”.
Egli nasce a Meissen (Sassonia) il 10 aprile 1755
da due genitori molto semplici, che tuttavia riescono a garantirgli una modesta istruzione di base. Frequenta prima la scuola pubblica e poi quella privata e acquisisce la conoscenza di numerose lingue tra cui inglese, francese, italiano, greco, latino, arabo e caldeo.
Si trasferisce quindi a Lipsia per studiare Medicina all’Università e continua poi gli studi a Vienna. Infine è costretto, a causa delle difficoltà economiche, a concludere gli studi all’Università di Erlangen, dove nel 1779 ottiene la laurea con il massimo dei voti e la lode.

Già pochi anni dopo inizia a vivere con inquietudine la propria professione, rendendosi progressivamente conto dell’inefficacia delle tecniche terapeutiche dell’epoca. Decide quindi di non praticare più come medico e di studiare chimica, vivendo con la parcella modesta di traduttore di testi medici e scientifici. Padre biologico di ben undici figli, forse non avrebbe mai immaginato che proprio da quelle traduzioni sarebbe nata l’intuizione per poter dare paternità anche a qualcosa di molto più grande.

Notando che il chinino, usato per curare la malaria, provoca nel soggetto sano gli stessi sintomi della malattia, Hahnemann pubblica nel 1806 le sue prime teorie (poi riportate anche nel libro “Organon dell’Arte del guarire”): secondo lui le malattie si possono guarire con sostanze “simili”, ossia con quei medicamenti che producono nel soggetto sano i sintomi caratteristici del morbo da combattere, laddove i sintomi sorgono spontanei a causa del processo di malattia.

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Cambia perciò il concetto di cura: non più la rimozione di un sintomo, bensì il riportare in salute l’individuo nella sua complessità, quando perturbato – specialmente nelle malattie croniche – da quelli che il medico definisce come i quattro “miasmi” (cause di malattia).

Afferma prima della morte, avvenuta a Parigi il 2 luglio 1843, con risoluta certezza: “Nella vita ci sono due tesori: una salute perfetta e una coscienza senza rimorsi. L’omeopatia ci dà la prima, mentre l’amore di Dio e del prossimo ci offrono la seconda”.
In ricordo della sua nascita, il 10 aprile di ogni anno si festeggia in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Omeopatia.

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Testo: dott. Riccardo Federle, Ostetrico, diplomato in Omeopatia

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